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Colf e badanti: diritti durante la malattia

In caso di malattia, che diritti ha il lavoratore domestico?

Il lavoratore domestico, quando ammalato, sia esso convivente o non, ha diritto alla conservazione del posto nonchè ad una indennità per un numero di giorni differenti, a seconda dell’anzianità maturata presso la stessa famiglia.

Tali periodi sono stati così individuati dalla contrattazione collettiva

Per quanto riguarda il periodo di conservazione del posto di lavoro, tali periodi sono stati così definiti:

  • per lavoratori con anzianità fino a 6 mesi: 10 giorni;
  • per lavoratori con anzianità compresa tra 6 mesi e 2 anni: 45 giorni;
  • per lavoratori con anzianità superiore ai 2 anni: 180 giorni.

Tali periodi (da aumentarsi del 50% in caso di malattia oncologica) devono calcolarsi nell’anno solare (intendendo un periodo di 365 giorni decorrente dall’ultimo evento morboso).

Durante il periodo di malattia, il datore di lavoro è altresì tenuto a garantire al lavoratore domestico il pagamento di una indennità pari alla metà del salario (50%) per i primi tre giorni di malattia mentre per i giorni successivi al salario intero (100%) .

Secondo la contrattazione collettiva, il datore di lavoro dovrà, pertanto, corrispondere:

  • 8 giorni di retribuzione globale di fatto per lavoratori con anzianità fino a 6 mesi;
  • 10 giorni di retribuzione globale di fatto per lavoratori con anzianità compresa tra 6 mesi e 2 anni;
  • 15 giorni di retribuzione globale di fatto per lavoratori con anzianità superiore ai 2 anni.

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