Può un datore di lavoro licenziare per giustificato motivo oggettivo in mancanza di una situazione di crisi, ma allo scopo di aumentare la redditività e l’efficienza gestionale dell’azienda?
Sì.
Seconda la giurisprudenza più recente è legittimo il licenziamento di un lavoratore per ragioni inerenti all’attività produttiva, all’organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento della stessa, quando tale licenziamento risulti funzionale a migliorare l’efficienza gestionale e/o produttiva dell’organizzazione aziendale, anche al solo fine di aumentarne la redditività (quindi la possibilità di produrre utile).
In sostanza, il datore di lavoro potrà ricorrere allo strumento del licenziamento per giustificato motivo oggettivo non solo in caso di crisi economica della propria società ma anche qualora tale riduzione del personale sia funzionale a migliorare la redditività o l’organizzazione della sua impresa.
Starà eventualmente al Giudice accertare in corso di causa se effettivamente sussiste – nel singolo caso specifico – il nesso causale tra il licenziamento per giustificato motivo oggettivo intimato al lavoratore e il fine produttivo/economico perseguito.
Per approfondimenti si veda la sentenza della Corte di Cassazione n. 19655 del 7 agosto 2017.